Amaro Auser



Premiato con Medaglia d’Oro a Roma nel 1924
La Ricetta


Le erbe vengono pestate a mano in mortaio di pietra, una per volta perché ognuna deve essere ridotta a pezzetti più o meno piccoli secondo il tipo di pianta, così alcune vengono ridotte quasi in polvere, altre a pezzi più grandi, i fiori appena sfiorati dal pestello. Ogni pianta o erba appena pestata viene immediatamente aggiunta all’alcool, in modo che aroma e sapore non vadano persi. Si lascia poi riposare l’infuso per molto tempo, al buio e in ambiente fresco.
Altre fasi si succedono a questa descritta, tutte rigorosamente manuali, ma ogni artigiano ha i suoi piccoli segreti da custodire. L’ultima fase, prima dell’imbottigliamento, è la filtratura che viene effettuata senza uso di macchinari in modo che il liquore non venga mai riscaldato. L’Amaro Auser viene filtrato a freddo, facendo scorrere il liquore attraverso teli di lino.
Una lunga storia iniziata quasi un secolo fa



