La storia del Liquorificio Auser


Mio nonno, classe 1890, visse per diversi anni la terribile esperienza della vita di un soldato al fronte di guerra, le lunghe marce a piedi, le trincee e sempre la grande incertezza di poter ritornare vivo a casa. Ma la Grande Guerra finalmente finì, si poteva ritornare alle proprie case, ricominciare a vivere in pace e serenità con i propri cari. Con la gioia della pace arrivarono però anche le difficoltà economiche del dopoguerra che dovevano essere affrontate con il proprio ingegno, con sacrificio e spirito d’iniziativa. Mio nonno trovò lavoro come rappresentante presso una ditta che produceva liquori, ma dopo poco tempo decise di mettersi in proprio e avviò il lavoro che oggi, a distanza di quasi un secolo, io cerco di continuare. Iniziò a produrre quelli che erano i liquori più richiesti in quel tempo lontano, quasi tutti di alta gradazione alcolica e preferibilmente dolci, ma poi pensò che era necessario un liquore originale che nessun’altro poteva avere, era necessario qualcosa di unico e buono. Così iniziò le sue prove con le tante erbe aromatiche e officinali disponibili in natura, con gli oli essenziali e gli infusi, finchè trovò quella che per lui era la ricetta perfetta: l’Amaro Auser.

A questa prima ricetta originale ne aggiunse altre e il liquorificio proseguì il suo cammino nel tempo con il figlio, mio padre, fino ad oggi con me che cerco di continuare l’attività seguendo gli antichi metodi che mi sono stati insegnati. Ho creato nuove ricette, aggiunto alla produzione alcuni liquori e grappe per poter offrire una serie di prodotti adeguati alle nuove esigenze di mercato.

La produzione limitata a quantitativi non molto alti mi consente una maggiore attenzione per gli ingredienti e la loro origine, mi permette di lavorare a mano, di mescolare a freddo senza uso di macchinari che surriscaldano il liquore, di filtrare facendo passare lentamente il prodotto attraverso teli di lino, di selezionare ogni buccia, frutto o erba che vengono messi in bottiglia insieme alla grappa. E’ un lavoro che si svolge senza fretta, senza l’ansia di dover produrre enormi quantitativi e di venderli al maggior numero di persone, è il lavoro dell’artigiano che si può svolgere solo con la passione, con la tenacia di voler proseguire le tradizioni più belle ed interessanti del nostro passato.
Marialuisa Barsanti